Suor Chiara Francesca di Gesù Agonizzante (Adelaide Di Mauro)

Sebastiano Uccello
direttore spirituale di suor Chiara
Samuele Cultrera
riordinatore dell'ASPCS
Annibale Di Francia
proclamato santo il 16 maggio 2004
Giacomo Carabelli
arcivescovo di Siracusa
Giovanni Musumeci
vicario generale
Giuseppe Cannarella
confessore

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Annibale Di Francia

Sant’Annibale Maria Di Francia nacque a Messina il 5 luglio 1851. Di nobile famiglia messinese, terzo di quattro figli, rimase orfano di padre  a quindici mesi.  Vestì l’abito talare l’8 dicembre 1869 e nel 1882 venne nominato canonico della cattedrale di Messina. Fondatore delle congregazioni dei rogazionisti del Cuore di Gesù e delle figlie del Divino Zelo (19 marzo 1887), rinunciò a tutti i beni trascorrendo molto tempo nel degradato quartiere Avignone,  il più povero di Messina, compiendo opere di misericordia. Morì santamente a Messina l’1 giugno 1927 a settantasei anni. Dopo la morte alcuni eventi prodigiosi a lui attribuiti, contribuirono all’apertura del processo di beatificazione e canonizzazione. Fu beatificato il 7 ottobre 1990 e proclamato santo da papa Giovanni Paolo II il 16 maggio 2004.

difrancia

Il can. Annibale Maria Di Francia conobbe suor Chiara quando questa, rimasta da poco vedova, su indicazione di p. Samuele Cultrera si rivolse a lui per chiedere ospitalità per il figlio presso l’orfanotrofio di Messina da egli diretto. Lì fu offerta ospitalità ad entrambi ed ella soggiornò presso l’Istituto del Divino Zelo del Cuore di Gesù a più riprese in attesa dell’apertura del monastero di clarisse. Lo spirito francescano di quest’umile donna fu molto apprezzato dal can. Di Francia che, nel giugno 1924, appresa la notizia che Adelaide era ritornata a Messina dopo una breve sosta a Siracusa, insisté molto affinché ella entrasse definitivamente nel suo istituto.  Il can. Di Francia, nel periodo in cui Adelaide fu ospite presso il Divino Zelo, se ne servì come di un Angelo: «la mandava a predisporre le famiglie presso le quali egli voleva andare. Essa docile, tenendo per mano il suo ragazzo, obbediva ed andava». Una santa novizia gli aveva riferito di aver appreso dalla Vergine che chiunque si raccomandava alle preghiere di Adelaide veniva esaudito e questo accrebbe in lui il desiderio di non lasciarla andar via dal suo istituto ma lei, desiderosa di vivere in assoluta solitudine, preferì attendere l’ingresso nel convento di clarisse. Questo suo desiderio era anche alimentato dalla Vergine che nelle diverse apparizioni la chiamava in clausura presso le figlie di santa Chiara. Quando entrò nel convento di clarisse di Messina attuando finalmente il suo sogno, fu il can. Di Francia a celebrare la funzione della vestizione religiosa che avvenne il 19 giugno 1925. Egli, pur essendo ammalato, si alzò dal letto e condusse con sé anche alcune suore per il canto.

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