Il potere taumaturgico della Novena

Ecco, di seguito, solo alcune delle testimonianze di guarigione avvenute dopo la recita della novena.

Dichiarazione di Lucia Arena Mignosa, 25 febbraio 1935

«Nel mese di giugno cadde ammalato il mio bambino di due anni senza sapere che malattia avesse. Consultammo la scienza di cinque medici, ma nessuno sapeva cosa avesse: chi diceva una cosa chi un’altra, ed intanto il mio piccolo di giorno in giorno si aggravava di più; allora per mezzo di una fedele incominciai con gran fervore la novena a s. Chiara e con mia gran meraviglia dopo quattro giorni che il mio bambino versava in gravi condizioni a vegliarlo notte e giorno, con nostra gioia incomincia a migliorare ed il medico ce lo dichiara fuori pericolo, ed in poco tempo incominciò ad alzarsi dal letto. Così il mio piccolo Mimmo ora per mezzo di s. Chiara e la Madonna sta proprio bene».

Dichiarazione di Lucia Greco Bufardeci dell' 8 maggio 1934

«Ero ammalata di cistite e soffrivo tanto. A nulla era valsa ogni cura e per parere del medico si doveva ricorrere ad una operazione chirurgica. Piangevo e pregavo. Mi parlavano delle amiche dei miracoli ottenuti per intercessione di Suor Chiara Di Mauro alla quale anch’io mi raccomandai caldamente e con viva fede. Cominciai una novena scritta dal can. Uccello di santa memoria, per Suor Chiara. Dio buono e misericordioso! D’allora in poi nulla più avverto del mio male e sto benissimo».

La sig,ra Arena Lucia pregò Suor Chiara affinchè il marito, disoccupato, potesse trovare un posto di lavoro e prima che finisse la novena ricevette la lieta notizia; il marito prese servizio il primo ottobre 1934.

Dichiarazione di Concetta Fazzino in Burgio dell' 08 luglio 1935

La sig.ra Fazzino Concetta racconta della guarigione prodigiosa del marito:

 «Il medico dopo diversi giorni d’angosciosa attesa, dichiarò trattarsi di tifo con complicazione di nefrite e debolezza cardiaca. […]lo stesso giorno che iniziai la novena, la temperatura raggiunse i 37° per risalire poi durante la giornata a 38°, e così, diminuendo sempre giornalmente, dopo sei giorni, la febbre   scomparve del tutto e mio marito si rimetteva gradualmente fino a raggiungere oggi la guarigione completa».