Suor Chiara Francesca di Gesù Agonizzante (Adelaide Di Mauro)

Una possibile chiave di lettura

Consigliamo di iniziare la visita del sito attraverso la lettura della vita terrena di suor Chiara.

adelaideLa STORIA si sviluppa attraverso la narrazione dell’infanzia di Adelaide (questo il suo nome secolare), della sua giovinezza, del matrimonio imposto dai genitori dalla quale nasceranno tre figli.consorelleRimasta vedova, farà – tra molteplici vicissitudini – il suo ingresso presso il monastero delle Clarisse a Messina. Dal convento sarà espulsa per via di alcuni episodi inspiegabili che preoccuparono la badessa; alcuni di questi fatti riguardarono la comparsa delle stimmate e il verificarsi frequente degli stati d'estasi.
 chiaraA questo punto consigliamo di visitare la sezione dedicata ai FENOMENI MISTICI a lei riconducibili e le VIRTU’ che esercitò in grado eroico. Le GUARIGIONI che avvennero su intercessione di questa Serva di Dio, sono molteplici e non è stato possibile menzionarle tutte. Le più significative sono state raggruppate distinguendole tra quelle avvenute mentre era in vita, quelle prodigiose avvenute dopo la sua morte e le guarigioni dello spirito.
imgp0553Evidenziamo anche il potere taumaturgico di alcuni oggetti appartenuti a suor Chiara che sono stati fotografati e che vi proponiamo nella sezione dedicata alle RELIQUIE. Spesso le guarigioni avvenivano dopo la recita della Novena al SS. Crocifisso, che è possibile scaricare, insieme ad altre preghiere che qui vengono proposte.
Suor Chiara in vita – ma anche dopo morta – non ricevette unanimità di consensi; le opinioni su di lei si divisero fra quanti la considerarono un’autentica espressione di santità e quanti la reputarono una visionaria; così, ancor oggi, non cessa di essere una testimonianza difficile da comprendere; lo dimostrano le avversità nei suoi confronti di una certa parte del clero siracusano del tempo, la lunga attesa per la causa di Beatificazione, poi l’apertura del processo canonico che è ancora in fase di definizione.
7.7Proseguiremo questo viaggio virtuale visitando i luoghi che lei predilesse e scelse come dimora prima del suo volo in cielo.

Viene anche proposto un QUADRO CRONOLOGICO D’INSIEME che, per quanto in alcuni periodi risulta un po’ lacunoso riesce a tracciare, nelle grandi linee,  le diverse fasi della vita terrena di suor Chiara. P. Uccello, suo direttore spirituale, nella biografia che scrisse non segnò date certe e le poche testimonianze di quel periodo spesso non indicano con esattezza quando avvennero alcuni fatti. Grazie al lavoro certosino intrapreso negli anni Cinquanta da p. Samuele Cultrera si sono, però, colmate molte lacune; ed è proprio grazie a questo lavoro che oggi è possibile far rivivere la storia di questa grande donna siracusana.  

In RIVERBERI DI SANTITA’ si è voluto tracciare un possibile parallelismo con alcuni santi a noi noti:

  • SANTA LUCIA siracusana come lei
  • SAN PIO DA PIETRALCINA le cui esperienze mistiche e vicissitudini terrene possono essere lette in sinossi con quelle di suor Chiara.
  • la MADONNA. Le lacrime, nella città di Siracusa, “fondono” Maria e suor Chiara: entrambe hanno espresso con un segno umano, chiaro, eppure spesso incompreso, l’amore per il genere umano.

Possa essere questa un’ulteriore chiave di lettura e di meditazione.

Suor Chiara. Sintesi

La storia di suor Chiara Di Mauro non è semplice da narrare per i molteplici eventi e fenomeni straordinari a lei riconducibili.

adelaideAdelaide (questo il suo nome di battesimo), fin da bambina ebbe un rapporto privilegiato con Gesù e con la Madonna. Nonostante desiderasse dedicare la sua vita interamente a Gesù fu costretta dai genitori al matrimonio che lei accettò e subì per puro spirito di ubbidienza. Possiamo comprendere come la giovane donna visse il suo ruolo di moglie e di madre. Il marito, infatti, lamentò spesso in famiglia il fastidio di non avere le attenzioni che desiderava e che non vi fu mai da parte della moglie una partecipazione attiva nel rapporto: egli la trovava sempre assente e, come lui stesso dichiarò, "aveva un corpo morto nelle mani".

consorelleRimasta vedova a ventotto anni, decise di entrare in clausura. Nell’attesa del suo ingresso in convento, per sottrarsi allo sguardo del mondo, si trasferì ad abitare in un antro in contrada Grottasanta. Quando interrompeva i periodi di solitudine, dedicava tutte le sue giornate ad atti di carità e di misericordia verso i poveri e gli ammalati, accudendoli e procurando loro del cibo. L’ingresso nel monastero di santa Chiara a Messina avvenne il 14 settembre 1924 a Messina. Al termine del noviziato Adelaide prese i primi voti assumendo il nome di suor Chiara Francesca di Gesù Agonizzante; tuttavia non arriverà a pronunciare i voti perpetui perché l’insorgere di alcune manifestazioni soprannaturali (le continue estasi e la comparsa delle stimmate ai piedi) preoccupò la badessa del monastero che il 21 febbraio 1929 la rimandò a casa per «curarsi la salute». Di fatto fu una vera e propria espulsione perché non furono comprese le meraviglie che Gesù stava compiendo in lei e quei doni soprannaturali furono considerati “stranezze”.

chiara

La vita di suor Chiara è indissolubilmente connessa alle manifestazioni mistiche che l’accompagnarono tutta la sua esistenza. Suor Chiara ricevette da Gesù diversi carismi; le estasi, le stimmate, il dono della profezia, sono solo alcuni esempi, peraltro spesso frequenti nella vita dei santi. Poco comune è, invece, l’esperienza della “comunione mistica”: la Serva di Dio Il giovedì e il venerdì viveva la Passione di Gesù, andava in estasi, le piaghe nelle mani nei piedi nel costato e nella fronte cominciavano ad aprirsi dando abbondante sangue e a mezzanotte riceveva la comunione da "mani invisibili". Questi prodigiosi eventi avvenivano spesso alla presenza di più persone che si tramutavano così da semplici spettatori a testimoni inopinabili delle manifestazioni di Gesù in lei.

Suor Chiara morì il 13 settembre 1932 a 42 anni. Così come in vita, anche dopo morta la “monaca santa” (com’era chiamata da tutti) non ha fatto mai mancare il suo conforto e sostegno: le tante guarigioni prodigiose, avvenute su sua intercessione, ne sono una dimostrazione. Le più significative sono state raggruppate distinguendole tra quelle avvenute mentre era in vita, quelle prodigiose avvenute dopo la sua morte e le guarigioni dello spirito.

imgp0553Alcuni oggetti appartenuti a suor Chiara ebbero potere taumaturgico; alcuni di essi sono stati fotografati e sono visibili nella sezione dedicata alle RELIQUIE.

Spesso le guarigioni avvenivano dopo la recita della Novena al SS. Crocifisso, che è possibile scaricare, insieme ad altre preghiere che qui vengono proposte.

Il 16 luglio 1983, l’arcivescovo Calogero Lauricella, decretò l’introduzione del processo canonico. La causa di beatificazione è durata circa tredici anni (1984-1997) ma la morte dell’arcivescovo, avvenuta nel 1989, ne segnò anche la sospensione nonostante i tanti anni trascorsi e le numerose sedute già tenute. Il processo sarà ripreso soltanto nel 1997 ed è ancora in fase di definizione. Rimane viva la speranza che un rinnovato interesse possa indurre il Tribunale ecclesiastico a una sollecita ripresa dei lavori.

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