«Liberiamo il Natale dalla mondanità che lo ha preso in ostaggio»; questo l’appello di papa Francesco. Ma quanti di noi hanno accolto l’invito del Santo Padre? La festa di Natale, assieme alla Pasqua, è per noi cristiani la ricorrenza più importante di tutto l’anno: Il 25 dicembre si ricorda la venuta al mondo di Gesù, figlio di Dio e nostro Salvatore. Tuttavia il Natale non è più solo una festa religiosa; è diventata, anche questa, festa del consumismo e della mondanità. I giorni che precedono il 25 dicembre sembriamo tutti assaliti dalla smania di fare acquisti. Vuoi per un senso di “dovere” per parenti e amici, vuoi per approfittare dei primi saldi di fine stagione, fatto sta che strade e negozi si affollano in un clima di eccitazione e frenesia allo stesso tempo. La notte di Natale, mentre alcuni si recano in chiesa a festeggiare la nascita di Gesù, molti altri invece preferiscono lo scambio dei doni sotto l’albero, e la giocata a tombola o a carte. Giusti e leciti, ovviamente, se non fosse che sono divenuti l’elemento prioritario della festività, il fulcro del Natale; e il senso vero della ricorrenza viene soffocato da tutto il resto! "Gesù nacque rifiutato da alcuni e nell'indifferenza dei più. Anche oggi ci può essere la stessa indifferenza, quando Natale diventa una festa dove i protagonisti siamo noi, anziché Lui; quando le luci del commercio gettano nell'ombra la luce di Dio; quando ci affanniamo per i regali e restiamo insensibili a chi è emarginato" (papa Francesco).

Natale: usi e costumi

La festa di Natale, assieme alla Pasqua, è per noi cristiani la ricorrenza più importante di tutto l’anno: Il 25 dicembre siricorda la venuta al mondo di Gesù, figlio di Dio e nostro Salvatore. Tuttavia il Natale è anche l’insieme di usi e tradizioni anche precristiane. Ecco alcuni elementi che caratterizzano questa importante solennità:

25 dicembre

I vangeli non riferiscono la data in cui nacque Gesù. Il 25 Dicembre è un giorno puramente simbolico scelto dalla Chiesa intorno al IV secolo per far coincidere l’evento con il DIES NATALIS INVICTI, uno dei giorni del solstizio d’inverno in onore del Dio del Sole. Lo scopo di far coincidere le due date fu quello di distogliere l’attenzione dei fedeli dalle tradizioni pagane ancora molto radicate nei primi secoli del cristianesimo, pur mantenendo vivo il carattere simbolico della festività: così come nel solstizio d’inverno si celebrava il nuovo sole che avrebbe portato a maturazione, nel raccolto, i semi che sono stati sepolti nella terra, così la Chiesa ricorda la nascita di Gesù, Nuovo Sole, che porterà a compimento le promesse del Padre fatte attraverso i profeti.

Albero di natale

alberoL’albero di natale è una delle più diffuse usanze natalizie. Ha origini antichissime ed è legato essenzialmente alla Natività. L'abitudine di decorare gli alberi era diffusa già tra i Celti durante le celebrazioni del solstizio d'inverno. Con l’avvento del cristianesimo questa tradizione fu confermata. Oggi la tradizione dell’albero di natale, affiancata a quella del presepe, è accettata in tutto il mondo cattolico e durante il pontificato di Giovanni Paolo II si è iniziato ad allestire un grande albero di Natale anche in piazza San Pietro.

Babbo natale

babbonatale2Babbo natale, il vecchio omone dalla lunga bianca che porta i regali ai bambini la notte di natale, trae origine dalla storia di un vescovo realmente esistito, san Nicola, vissuto nel IV secolo (da qui il nome di Babbo Natale nei paesi nordeuropei, Santa Claus). La leggenda narra che san Nicola, avendo ereditato molti beni e denari dai suoi genitori, trovava gioia a far dono dei suoi averi alle persone più bisognose. Così egli fornì la dote alle tre figlie di un cristiano povero ma devoto, evitando che le ragazze fossero costrette alla prostituzione. Da qui, la consuetudine dei doni natalizi.

Secondo la tradizione, Babbo Natale durante tutto l’anno fabbrica i giocattoli richiesti dai bambini che gli inviano le letterine. Durante la notte di Natale arriva su una slitta trainata da renne, scende giù per il camino e lascia i doni ai bambini.

Presepe

presepe2Se babbo natale è nell'immaginario dei bambini il simbolo per eccellenza del Natale, l'albero e il presepe sono tra le più evocative e diffuse tradizioni natalizie nel mondo, comuni più o meno a tutti i popoli, sebbene in forme diverse.
La parola presepe deriva dal latino praesaepe e significa greppia, mangiatoia.

La nascita del presepe si fa risalire a San Francesco che la notte di Natale del 1223 a Greggio, ricostruì la natività di Cristo in forma vivente.

Oggi nel periodo di Natale in moltissime case la presenza del presepe tiene acceso il ricordo dell’evento salvifico che ha cambiato la storia dell’umanità. Le scene traggono origine dal vangelo di Luca e da quello di Matteo in cui è narrata la nascita di Gesù a Betlemme; Giuseppe e Maria, giunti per il censimento indetto da Roma, non riuscendo a trovare alloggio nelle locande si ripararono in una grotta e lì la Madonna diede alla luce il Salvatore. Oltre alla Sacra famiglia nei presepi sono presenti i pastori, primi annunciatori, e i magi che portarono al messia oro incenso e mirra volendo così venerare la natura divina e umana di Cristo.