Valentino, vescovo e patrono della città di Terni, visse durante il periodo delle persecuzioni e subì il martirio per decapitazione nel 273 a Roma, all’epoca dell’imperatore Aureliano. Dopo la morte i suoi discepoli trasferirono e seppellirono il suo corpo a Terni e, per questo motivo, subirono anch’essi il martirio.

San Valentino. Origine della festa degli innamorati

valentino innamoratiAnche la ricorrenza di san Valentino è ormai completamente snaturata dalla sua origine religiosa e, nel corso dei secoli, è divenuta sempre più la festa del consumismo attribuendole la definizione di “festa degli innamorati”. Ma chi era san Valentino? Perché è il protettore degli innamorati?

Chi era San Valentino

La Chiesa ricorda diversi santi di nome Valentino ma non si sa molto di loro ad eccezione del fatto che morirono da martiri. Due sono i più noti: Il primo, nato a Terni nel 176, fu vescovo e patrono della città di Terni; il secondo, vissuto nello stesso periodo e morto a Roma subì il martirio per decapitazione sotto l’impero di Aureliano. Alcune fonti ritengono chei due santi sarebbero, in effetti, la stessa persona mentre, secondo altre tesi , si tratterebbe di due martiri diversi vissuti nello stesso peiodo; altri ancora ritengono che uno di loro non sia mai esistito.Esistono dunque pochissime informazioni certe. Le notizie più attendibili si rilevano dai Martirologi. In quello Geronimiano la data della morte di San Valentino di Terni risulterebbe avvenuta il 14 febbraio 273. Nessuna attinenza, invece, con la festa degli innamorati se non per le diverse leggende nate nel corso dei secoli.

La tradizione

Diverse sono le leggende legate alla figura di san Valentino. Una di queste narra che egli fu il primo religioso che celebrò l’unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana.  Un altroracconto narra che il santo era solito offrire un fiore colto dal suo giardino alle giovani coppie che incontrava; un giorno assistendo al litigio di due fidanzati Valentino li aiutò a riconciliarsi e, qualche tempo dopo, la coppia volle sposarsi con la sua benedizione. Da allora moltifidanzati fecero altrettanto e, nel corso dei secoli, San Valentino divenne patrono di tutti gli innamorati.

L’origine della festa

lupercaliL’associazione alla “famosa” ricorrenza nasce probabilmente dal tentativo della Chiesa cattolica di «cristianizzare» il rito pagano della fertilità. Per gli antichi romani febbraio era l’inizio della stagione della rinascita. Fin dal IV secolo a.C. a metà febbraio iniziavano le celebrazioni dei Lupercali, antichi riti pagani che si celebravano dal 13 al 15 febbraio, dedicati al dio della fertilità Luperco, protettore del bestiame dall'attacco dei lupi; nel tentativo di tenere i lupi lontano dai campi coltivati, i sacerdoti compivano riti propiziatori presso la grotta sacra alle pendici del Palatino (il lupercale) che, secondo la leggenda, avrebbe ospitato la mitica Lupa e i gemelli – Romolo e Remo – da lei allattati. Intanto, lungo le strade della città, veniva sparso il sangue di alcuni animali e uomini e donne adoratori del Dio Luperco svolgevano festeggiamenti rituali sfrenati, probabilmente di tipo espiatorio e propiziatorio o di fecondazione simbolica (i Lupercalia erano anche considerate feste di fine anno; infatti, secondo il calendario di Romolo era marzo il primo mese dell’ anno solare).

Da celebrazione pagana a festività religiosa

I Padri della Chiesa, decisero di mettere fine a questa tradizione immorale che continuò a persistere anche quando il cattolicesimo divenne religione di Stato.

Fu papa Gelasio I (492-496) a scagliarsi più duramente contro l'ancora diffusa festa romana dei Lupercalia. I festeggiamenti, che avevano conservato tutta la simbologia legata alla fertilità e all’erotismo, furono sostituiti, tra il 492 e il 496 d.C. dalla festa che celebrava la purificazione e la fertilità della Madonna – poi detta candelora – che inizialmente si celebrava appunto in quei giorni. In questo modo si tentò di cancellare il significato erotico della festa pagana con la purificazione e la fertilità di Maria.

Sempre papa Gelasio I, nel 496, anticipò di un giorno le celebrazioni delle lupercalia (dal 15 al 14 febbraio) facendole coincidere con la festa di san Valentino allo scopo anche in questo caso di cristianizzare e sostituire la precedente festività pagana con una festività cristiana.In questo modo San Valentino sarebbe diventato il protettore degli innamorati.