Il libriccino di preghiere impregnato del sangue sgorgato dalla foto di suor Chiara è legato al miracolo avvenuto in casa Minardi. La sig.na Giovanna, sorella del sac. Michele Minardi, ammalata gravemente di tifo, invocò l’intercessione di suor Chiara pregandola con tutte le forze del cuore affranto. Quando le sue condizioni di salute sembravano ormai peggiorate irrimediabilmente, l’inferma accorgendosi che la lampada accesa e collocata davanti la fotografia di Suor Chiara si era spenta fece segno alla domestica di riaccenderla. Questa fotografia era stata presa nella camera ardente il giorno della morte della Serva di Dio. La domestica, andata a riaccendere la lampada, si accorse che la fotografia dava sangue vivo da una delle mani, sangue che scorreva e bagnava non solo la fotografia stessa, ma anche un libro di devozione sul quale diritta era posata la foto.