Profezie

Tra i doni carismatici ricevuti da Gesù suor Chiara ebbe anche quello della profezia. Predisse la prematura morte dell’arcivescovo Carabelli, cui sarebbe seguita la sua e poi quella del suo padre spirituale; e così avvenne: il 16 luglio 1932, dopo breve malattia, secondo la profezia fatta quattro mesi prima dalla Serva di Dio, morì l’arcivescovoe il 6 novembre dello stesso anno, poche settimane dopo la morte di suor Chiara, si spense anche p. Uccello. Anche la morte prematura del figlio Alfredo fu preconizzata dalla suora alla cognata Emma Cortada; questi, infatti, morì tragicamente a Torino all’età di trentuno anni. Ella predisse anche che la nipote Gaetanina, tutt’ora vivente, si sarebbe fatta suora: cosa che avvenne puntualmente.

Sono questi solo alcuni esempi di ciò che suor Chiara predisse; quando fu espulsa dal monastero, ella confidò a suor Crocifissa Di Gregorio, vicaria e maestra di novizie al convento di Clarisse,che il giorno successivo ci sarebbe stato a Messina un forte terremoto: «[...]a me, licenziandosi, disse: “Stia attenta che dopo la mia partenza ci sarà un grande terremoto”. E infatti successe l’indomani a mezzogiorno, tanto che io mi spaventai e pensai alle parole di Sr Clara».

La sig.ra Concettina Leone scrisse: «Aveva ricevuto da Dio lo spirito di profezia e avendo io una causa e mia sorella un’altra, essa mi disse con chiarezza che la mia sarebbesi vinta, mentre l’altra sarebbe andata perduta, ma poi si sarebbe vinta in appello».

Suor Chiara profetizzò anche sulla contrada Grottasanta, a lei molto cara e che a quei tempi era un luogo di campagna, affermando:“Questa contrada sarà luogo di preghiera!” e infatti, come scrisse la sig.ra Giuseppina Sirchia «oggi si celebra Messa nella Parrocchia dei Servi di Maria, al Brefotrofio, al Ricovero, alla Provvidenza, dalle Carmelitane e ai Cappuccini».

La religiosa preconizzò anche l'inizio della seconda guerra mondiale. La sig.ra Meli, matrigna di suor Chiara per aver sposato il padre rimasto vedovo, scrisse: «Dopo il ritorno da  Messina, abitava in casa del padre e la mattina usciva con un lungo velo per la Messa e Comunione; poi si rinchiudeva in uno stanzino a fare preghiera. Un giorno ne uscì all’improvviso e ci disse: “Fra pochi anni ci sarà una terribile guerra che distruggerà gran parte dell’umanità … le sorelle la rimproverarono fortemente chiamandola visionaria e pazza».

Suor Chiara non s’intendeva di politica, né leggeva giornali che la potessero informare su ciò che avveniva nel mondo. Eppure ebbe gran pena per il Papa che ella vedeva durante le estasi afflitto per le persecuzioni che avrebbe subito la Chiesa durante il fascismo tra cui anche la soppressione dei circoli cattolici avvenuta nel 1931. Nell’estasi del 16 maggio ella esclamava: “il santo Papa! …Sì, Gesù, salvalo! … Farò io per lui!.. Gesù, salvalo”; e il 28 maggio: “Oh! In quale soffrire sta il santo Papa!.. Gesù dolce, fa’ che questo raggio vada alla volta del suo cuore!..”; il giorno 30 ne cantava il trionfo: “Oh! Dolce, beatifica visione di Dio! … Oh! Candida Colomba brilla sul capo del santo Padre! … Oh ecco la bandiera del trionfo!..”.


[1]Tutte le testimonianze più importanti sono custodite nei primi due volumi raccolti da p. Samuele Cultrera e presenti nell'Archivio Storico Diocesano di Siracusa. Le estasi sono, invece, raccolte nel vol. 6 conservato presso l'Archivio Storico dei Padri Cappuccini di Siracusa.